14 – Asolone
di Davide Pegoraro e Alessandro Bernardi
Questa serie di gobbe prative si trova in posizione centrale in quella che è l’area occidentale del massiccio del Grappa. Tre le vette principali; quota 1520, quella centrale, costituiva il principale caposaldo austroungarico, conquistata il 18 dicembre 1917 nei combattimenti contro fanti ed alpini. Successivamente, a tergo della stessa, gli imperiali sfruttarono la Val Saline come principale arteria di comunicazione e rifornimento. Le altre due alture fungevano da bastioni difensivi per il fianco verso Val Cesilla ad est e la testata della Val Scura ad ovest. La vicinanza in linea d’aria con la Strada Cadorna, in prossimità di Val dea Giara, ne fece il punto prescelto per il balzo offensivo austriaco il 15 giugno 1918, nella Battaglia del Solstizio. Tra queste cime, il sottotenente Otto Gallian, assaltatore del 99° reggimento austriaco, scrisse un importante diario storico ambientato tra la vetta e la cosiddetta “ei position” o posizione a uovo. Gli arditi del IX reparto d’assalto “scrissero” ugualmente importanti pagine di storia con le loro azioni, tra tutte quella del 24 giugno 1918 quando, tra molti altri, perì il portabandiera Ciro Scianna decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Non uccidere. Ci penseranno gli altri, la fame, la sete, la paura, il ghiaccio, le valanghe, le malattie, i plotoni di esecuzione, i ratti da trincea, il gas. Lo faranno i comandanti, i governi. Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma non oggi, non qui.