14 di Davide Pegoraro e Alessandro Bernardi
Presentazione
Davanti al caminetto del rifugio, ecco dove è nato 14. Forse non è stato proprio lì, che ci siamo spinti fino al gravoso impegno di portare avanti il volume; probabilmente è altrove che abbiamo concretamente sviscerato la nostra idea, ma di certo è stato nelle innumerevoli cene,
alla luce fioca di una candela, fatte di fronte a quel caldo fuoco, che abbiamo condiviso la nostra la passione, fatto crescere questa visione, sviluppato la profondità del nostro pensiero. Ed è così che è nata l’idea di realizzare un libro, nel quale testi e fotografie fossero strettamente correlati, al punto di non poter fare a meno l’uno dell’altro.
Davanti al caminetto del rifugio, ecco dove è nato 14. Forse non è stato proprio lì, che ci siamo spinti fino al gravoso impegno di portare avanti il volume; probabilmente è altrove che abbiamo concretamente sviscerato la nostra idea, ma di certo è stato nelle innumerevoli cene,
alla luce fioca di una candela, fatte di fronte a quel caldo fuoco, che abbiamo condiviso la nostra la passione, fatto crescere questa visione, sviluppato la profondità del nostro pensiero.
Ed è così che è nata l’idea di realizzare un libro, nel quale testi e fotografie fossero strettamente correlati, al punto di non poter fare a meno l’uno dell’altro.
Nell’anno del centenario del ritorno della Madonnina sul Grappa, abbiamo voluto scegliere i 14 cippi che affiancano la Via Eroica nell’ossario monumentale, come specchio del percorso dei soldati, attraverso un calvario fatto di sofferenza e dolore diretti alla croce che sovrasta il sacello, verso la morte, come toccò a Nostro Signore.
Ogni cippo un nome, ogni nome un racconto, ogni racconto un oggetto, ogni oggetto una foto. Le emozioni contenute in questo lavoro, possono essere lette o vissute, percepite, sentite. Non possono e non devono però essere dimenticate.
Davide e Alessandro
Nell’anno del centenario del ritorno della Madonnina sul Grappa, abbiamo voluto scegliere i 14 cippi che affiancano la Via Eroica nell’ossario monumentale, come specchio del percorso dei soldati, attraverso un calvario fatto di sofferenza e dolore diretti alla croce che sovrasta il sacello, verso la morte, come toccò a Nostro Signore.
Ogni cippo un nome, ogni nome un racconto, ogni racconto un oggetto, ogni oggetto una foto. Le emozioni contenute in questo lavoro, possono essere lette o vissute, percepite, sentite. Non possono e non devono però essere dimenticate.
Davide e Alessandro